IL MIELE: ORIGINE, COMPOSIZIONE E PROPRIETÀ
METODI DI ANALISI
4.1. DETERMINAZIONE DI RESIDUI DI PESTICIDI NEL MIELE BIOLOGICO.
I campioni di miele usati per determinare i residui di pesticidi sono stati prelevati da Giugno a Settembre in otto aziende apicole convertite alla produzione biologica da almeno 4 anni di cui 2 di conversione obbligatoria e 2 di attività biologica effettiva.
LOCALITA' TIPO DI MIELE DATA DI ANALISI
Barge (CN) Acacia 12/09/01
Castelnuovo Don Bosco (AT) Metcalpha 25/07/01
Racconigi (TO)/ Savigliano (CN) Acacia 10/07/01
Moncucco Torinese (TO) Acacia 25/07/01
S. Paolo Solbrito (AT) Acacia 25/07/01
Ivrea (TO) Acacia 16/08/01
Bra (CN) Metcalpha 30/08/01
Bra (CN) Castagno 03/09/01
Il campionamento di questi prodotti dev’essere eseguito correttamente per permettere di estendere i risultati analitici ottenuti sul campione di laboratorio a tutta la partita in esame.
Durante il campionamento e le successive manipolazioni del campione si devono adottare tutte le precauzioni necessarie per evitare qualsiasi tipo di alterazione o contaminazione esterna che possa compromettere la validità delle determinazioni analitiche o la rappresentatività del campione stesso.
Il controllo dei residui in matrici alimentari richiede sempre metodi analitici rapidi (a causa dell’elevato n° di campioni da valutare), precisi, accurati e soprattutto sensibili, in quanto i limiti di legge per questi composti sono in genere piuttosto bassi(dell’ordine dei ppb).
Per i pesticidi organofosforati nel miele il limite previsto dalla normativa vigente è di soli 0.01 mg/kg (0.01 ppm =10 ppb).
Sebbene svariate tecniche analitiche siano riportate nella vasta letteratura riguardante i residui di antiparassitari, per le metodiche multiresiduo sono principalmente in uso:
- Cromatografia ad alta prestazione (HPLC).
- Gas Cromatografia (GC).
- Gas Cromatrografia accoppiata alla spettrometria di massa (GC/MS).
Possiamo però dire che gran parte dei principi attivi finora introdotti in uso è costituito da composti di non elevato peso molecolare, stabili termicamente e dotati di sufficiente volatilità; questo ha fatto si che la Gas Cromatografia si presentasse come “tecnica di elezione” per l’analisi di residui di antiparassitari.
4.1.1. PREPARAZIONE PRELIMINARE DEL CAMPIONI.
1) Miele liquido o filtrato.
Se il campione è esente da granuli, si mescola accuratamente mediante agitazione o scuotimento; se il miele è cristallizzato, si riscalda in recipiente chiuso per circa 30 minuti a 60 °C su bagnomaria; quindi si riscalda a 65 °C se necessario, fino a liquefazione. Si agiti il recipiente di tanto in tanto.
Se il miele contiene sostanze estranee quali, cera, frammenti di api, granelli di sabbia, si riscalda il campione a 40 °C su bagnomaria e si passa su garza in un imbuto a circolazione di acqua calda prima della omogenizzazione.
1) Miele di favo
Si taglia la parte superiore dei favi, se sono chiusi, e si separa internamente il miele dalla cera, passandolo su un setaccio a maglie quadrate (0.5 mm di lato).
Se una parte della cera attraversa il setaccio, si scalda il campione come indicato precedentemente e lo si passa su garza.
Se il miele in favo è cristallizzato, si riscalda fino a liquefazione della cera, si agita, si lascia raffreddare e si asporta la cera.
4.1.2.APPARECCHIATURE UTILIZZATE.
Gas Cromatografo munito di rivelatore Termoionico(TSD o NPD) selettivo per composti contenenti azoto.
Gas Cromatografo munito di rivelatore a cattura di Elettroni(ECD) sensibile ai composti alogenati ed in generale a strutture elettrofile.
Colonna OV-1 30m di lunghezza e 0.32mm di diametro interno, fase stazionaria 0.25m, per la determinazione dei pesticidi organofosforati.
Colonna SE-54 30m di lunghezza e 0.32mm di diametro interno, fase stazionaria 0.25 m, per la determinazione dei pesticidi organoclorurati.
Le metodiche utilizzate seguono i manuali UNI EN 12393/1/2/3 e prevedono la preventiva estrazione e purificazione del campione. A tal fine possono essere impiegate colonne per SPE e/o per gelfiltrazione.
Con queste metodiche si determinano:
INSETTICIDI
PRINCIPIO ATTIVO LIMITE DI RILEVABILITA mg/kg
azionphos- ethyl 0,01
bromophos- ethyl 0,005
carbophenothion 0,005
chlorfenviphos 0,01
chlorpyriphos 0,005
chlorpyriphos- methyl 0.005
coumaphos 0,001
diazinon 0,005
dichlorvas 0,005
dimethoate 0,01
dioxathion 0,005
disulfotton 0,005
ethion 0,005
fenchlorphos 0,005
fenitrothion 0,005
fenthion 0,01
fonofos 0,005
formothion 0,02
heptenophos 0,01
malathion 0,005
methidathion 0,01
mevinphos 0,005
parathion- ethyl 0,005
parathion- methyl 0,005
phorate 0,01
phosalone 0,01
pirimiphos- ethyl 0,005
pirimiphos- ethyl 0,005
quinalphos 0,005
sulfotep 0,005
tetrachlorvinphos 0,005
beta- endosulfano 0,005
cyfluthrin 0,02
deltametrina 0,02
endosulfan- sulfato 0,005
fenvalerate 0,02
fluvalinate 0,02
heptachlor 0,005
permetrina 0,02
ACARICIDI
PRINCIPIO ATTIVO LIMITE DI RILEVABILITA mg/kg
clorpropylat 0,005
dicofol 0,01
tetradifon 0,01
FUNGHICIDI
PRINCIPIO ATTIVO LIMITE DI RILEVABILITA mg/kg
captafol 0,005
captan 0,01
fenarimol 0,01
folpet 0,01
iprodione 0,01
procimidone 0,01
vinclozoin 0,005
DISERBANTI
PRINCIPIO ATTIVO LIMITE DI RILEVABILITA mg/kg
trifluralin 0,02
INSETTICIDI-ACARICIDI
In questa categoria troviamo l’AMITRAZ per il quale è necessario un trattamento preliminare dovuto al fatto che è una sostanza non volatile di conseguenza non determinabile mediante Gas Cromatografo.
Il campione è trattato con acido cloridrico per trasformare l’amitraz (non volatile) in 2,4 –dimetil anilina (DMA) volatile.
Dopo l’estrazione la DMA viene sottoposta alla derivatizzazione mediante anidride eptafluorobutirrica e solo successivamente all’analisi Gas Cromatografica con rilevatore a cattura di elettroni.
Il metodo utilizzato segue il manuale ISTISAN 97/23.
Il limite di rilevabilità per l’amitraz è di 0.1 mg/kg.
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LOCALITA' | TIPO DI MIELE | DATA DI ANALISI |
Barge (CN) | Acacia | 12/09/01 |
Castelnuovo Don Bosco (AT) | Metcalpha | 25/07/01 |
Racconigi (TO)/ Savigliano (CN) | Acacia | 10/07/01 |
Moncucco Torinese (TO) | Acacia | 25/07/01 |
S. Paolo Solbrito (AT) | Acacia | 25/07/01 |
Ivrea (TO) | Acacia | 16/08/01 |
Bra (CN) | Metcalpha | 30/08/01 |
Bra (CN) | Castagno | 03/09/01 |
Il campionamento di questi prodotti dev’essere eseguito correttamente per permettere di estendere i risultati analitici ottenuti sul campione di laboratorio a tutta la partita in esame.
Durante il campionamento e le successive manipolazioni del campione si devono adottare tutte le precauzioni necessarie per evitare qualsiasi tipo di alterazione o contaminazione esterna che possa compromettere la validità delle determinazioni analitiche o la rappresentatività del campione stesso.
Il controllo dei residui in matrici alimentari richiede sempre metodi analitici rapidi (a causa dell’elevato n° di campioni da valutare), precisi, accurati e soprattutto sensibili, in quanto i limiti di legge per questi composti sono in genere piuttosto bassi(dell’ordine dei ppb).
Per i pesticidi organofosforati nel miele il limite previsto dalla normativa vigente è di soli 0.01 mg/kg (0.01 ppm =10 ppb).
Sebbene svariate tecniche analitiche siano riportate nella vasta letteratura riguardante i residui di antiparassitari, per le metodiche multiresiduo sono principalmente in uso:
- Cromatografia ad alta prestazione (HPLC).
- Gas Cromatografia (GC).
- Gas Cromatrografia accoppiata alla spettrometria di massa (GC/MS).
Possiamo però dire che gran parte dei principi attivi finora introdotti in uso è costituito da composti di non elevato peso molecolare, stabili termicamente e dotati di sufficiente volatilità; questo ha fatto si che la Gas Cromatografia si presentasse come “tecnica di elezione” per l’analisi di residui di antiparassitari.
4.1.1. PREPARAZIONE PRELIMINARE DEL CAMPIONI.
1) Miele liquido o filtrato.
Se il campione è esente da granuli, si mescola accuratamente mediante agitazione o scuotimento; se il miele è cristallizzato, si riscalda in recipiente chiuso per circa 30 minuti a 60 °C su bagnomaria; quindi si riscalda a 65 °C se necessario, fino a liquefazione. Si agiti il recipiente di tanto in tanto.
Se il miele contiene sostanze estranee quali, cera, frammenti di api, granelli di sabbia, si riscalda il campione a 40 °C su bagnomaria e si passa su garza in un imbuto a circolazione di acqua calda prima della omogenizzazione.
1) Miele di favo
Si taglia la parte superiore dei favi, se sono chiusi, e si separa internamente il miele dalla cera, passandolo su un setaccio a maglie quadrate (0.5 mm di lato).
Se una parte della cera attraversa il setaccio, si scalda il campione come indicato precedentemente e lo si passa su garza.
Se il miele in favo è cristallizzato, si riscalda fino a liquefazione della cera, si agita, si lascia raffreddare e si asporta la cera.
4.1.2.APPARECCHIATURE UTILIZZATE.
Gas Cromatografo munito di rivelatore Termoionico(TSD o NPD) selettivo per composti contenenti azoto.
Gas Cromatografo munito di rivelatore a cattura di Elettroni(ECD) sensibile ai composti alogenati ed in generale a strutture elettrofile.
Colonna OV-1 30m di lunghezza e 0.32mm di diametro interno, fase stazionaria 0.25m, per la determinazione dei pesticidi organofosforati.
Colonna SE-54 30m di lunghezza e 0.32mm di diametro interno, fase stazionaria 0.25 m, per la determinazione dei pesticidi organoclorurati.
Le metodiche utilizzate seguono i manuali UNI EN 12393/1/2/3 e prevedono la preventiva estrazione e purificazione del campione. A tal fine possono essere impiegate colonne per SPE e/o per gelfiltrazione.
Con queste metodiche si determinano:
PRINCIPIO ATTIVO | LIMITE DI RILEVABILITA mg/kg |
azionphos- ethyl | 0,01 |
bromophos- ethyl | 0,005 |
carbophenothion | 0,005 |
chlorfenviphos | 0,01 |
chlorpyriphos | 0,005 |
chlorpyriphos- methyl | 0.005 |
coumaphos | 0,001 |
diazinon | 0,005 |
dichlorvas | 0,005 |
dimethoate | 0,01 |
dioxathion | 0,005 |
disulfotton | 0,005 |
ethion | 0,005 |
fenchlorphos | 0,005 |
fenitrothion | 0,005 |
fenthion | 0,01 |
fonofos | 0,005 |
formothion | 0,02 |
heptenophos | 0,01 |
malathion | 0,005 |
methidathion | 0,01 |
mevinphos | 0,005 |
parathion- ethyl | 0,005 |
parathion- methyl | 0,005 |
phorate | 0,01 |
phosalone | 0,01 |
pirimiphos- ethyl | 0,005 |
pirimiphos- ethyl | 0,005 |
quinalphos | 0,005 |
sulfotep | 0,005 |
tetrachlorvinphos | 0,005 |
beta- endosulfano | 0,005 |
cyfluthrin | 0,02 |
deltametrina | 0,02 |
endosulfan- sulfato | 0,005 |
fenvalerate | 0,02 |
fluvalinate | 0,02 |
heptachlor | 0,005 |
permetrina | 0,02 |
PRINCIPIO ATTIVO | LIMITE DI RILEVABILITA mg/kg |
clorpropylat | 0,005 |
dicofol | 0,01 |
tetradifon | 0,01 |
PRINCIPIO ATTIVO | LIMITE DI RILEVABILITA mg/kg |
captafol | 0,005 |
captan | 0,01 |
fenarimol | 0,01 |
folpet | 0,01 |
iprodione | 0,01 |
procimidone | 0,01 |
vinclozoin | 0,005 |
PRINCIPIO ATTIVO | LIMITE DI RILEVABILITA mg/kg |
trifluralin | 0,02 |